Riporto fedelmente un mio post scritto su gg. Enjoy
Ponte ponte ponte…
La pubblicità dell’enel ci invita ad eliminare alcuni gesti quotidiani, in nome del progresso – con la p minuscola . Potrei essere d’accordo per quanto riguarda la bolletta: è bello non sprecare carta, non andare alle poste a fare la fila (anche se ci andrai lo stesso per fare qualcos’altro), magari bevendo una bella tazza di the verde pieno di antiossidanti nel tuo living firmato ikea. Che bello. E se non puoi?
In questi due mesi ho sperimentato una specie di digiuno elettronico, complicato da una cronica difficoltà a collegarmi alla rete. Il pc di casa andato in palla durante una formattazione, il mio fido asus lasciato in pegno alle mie sorelle, il vicino trasferito che non ti permette di scroccare la sua wireless, il costo dell’internet point, la linea di Infostrada che fanno fatica ad attivare nella mia bella casina in affitto a l’aquila, il wireless della biblioteca, che per usarlo devo fare 11 km a salire fino in facoltà con il 79, e non avendo abbonamento mi costa quindi più dell’internet point, amici che dovrei rompe ogni volta per scrivere una mail … piuttosto che eliminare altri gesti quotidiani e basta, vorrei farvi riflettere su quelli che oramai sono nostri, ma che fino a pochi anni fa non si poteva neanche pensare lo potessero essere.
Mi ricordo di quando in famiglia chiamavamo quei nostri amici in australia, ed erano veramente lontani, perché le parole arrivavano fuori fase, o quando dovevi andare al fotografo a sviluppare le foto, o se eri un po’ più in grana usavi le diapositive. La mia non è nostalgia: mi piace il fatto che possa sentire in un attimo la mia amica ad istambul o a tokyo; anzi, mi piace da matti avere quel ponte arcobaleno di cui parlavamo prima. Non avendolo, sarà banale ma è vero, ne ho apprezzato le qualità.
Ps mi sono evidentemente connesso per lasciare questo post, ma da un mio vicino di casa J
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